Eureka! Funziona!

Data: 20/06/2022

Eureka! Funziona!

La classe quinta di Musano, quest’anno scolastico, ha partecipato al progetto EUREKA! FUNZIONA!

Eureka! Funziona! è  un progetto di orientamento ed educazione all’imprenditorialità  promosso da Federmeccanica, in accordo con il MIUR, destinato ai bambini del terzo, quarto e quinto anno della scuola primaria e finalizzato a orientare gli studenti al “saper fare”.

Si tratta di una gara di costruzioni tecnologiche, nella quale i bambini hanno il compito di ideare, progettare e costruire un giocattolo a partire da un kit fornito da Federmeccanica contenente vari materiali.
Gli alunni della classe sono stati divisi in cinque gruppi, in modo da incentivare la cooperazione, il lavoro in team, la suddivisione di compiti e ruoli. In circa 8 settimane (corrispondenti a circa 20 ore di attività) hanno realizzato un vero e proprio giocattolo.

Eureka! Funziona! è un progetto che mira a sviluppare, sin dalla scuola primaria, le attività di orientamento alla cultura tecnica e scientifica, come già avviene in numerosi Paesi europei.
Lo svolgimento delle attività di invenzione e progettazione consente agli alunni coinvolti di integrare la teoria con la pratica, ma anche di stimolare lo spirito imprenditoriale, le capacità manuali, l'attitudine al lavoro di gruppo e la creatività.

Una delle raccomandazioni che ci erano state date è che tutte le idee e le soluzioni tecniche dovevano essere il frutto del lavoro degli alunni: gli adulti non dovevano intervenire. Noi insegnanti ci siamo attenute scrupolosamente a questa indicazione così i giocattoli realizzati sono davvero il frutto del lavoro dei ragazzi.

La fase di realizzazione è stata preceduta da tre-quattro lezioni in cui sono stati spiegati alcuni principi e leggi della meccanica. Dopo questa premessa, i ragazzi si sono messi al lavoro immaginando, progettando e poi realizzando cinque giocattoli diversi. Per noi insegnanti è stato sorprendente vedere come da alcuni bastoncini, elastici, viti e molle ogni gruppo abbia “visto” giocattoli molto diversi. Dopo la creazione hanno anche promosso il proprio prodotto  in tutte le classi del plesso. I compagni dalla prima alla quarta hanno partecipato attivamente votando il giocattolo preferito.

I giocattoli realizzati avrebbero dovuto essere presentati in un evento pubblico e valutati da parte di una giuria di adulti deputata a scegliere il giocattolo maggiormente innovativo, tenendo conto anche dei progetti, del diario di bordo e della presentazione dello stesso.

Visto il periodo, questo non è stato possibile, ma una giuria di esperti è venuta direttamente nel nostro plesso. La giuria era composta da due imprenditori, i Sigg Livio Torresan e Federico Favotto di INCOMAC, azienda di Montebelluna, dalla dottoressa Nicoletta Riccamboni dell’Associazione Assindustria di Treviso, responsabile del progetto, dalla nostra dirigente Santa Aiello e dal professore Patrick Di Santo.

E così, mercoledì 25 maggio, di fronte alla giuria, ogni gruppo ha presentato il proprio giocattolo, illustrando tutto il processo: dall’idea, al progetto, alla realizzazione, fino allo spot pubblicitario. Alla fine delle presentazioni, la giuria si è consultata confrontando le singole valutazioni ed è stato decretato un giocattolo vincitore.

Ogni ragazzo ha ricevuto dalla dottoressa Riccamboni un attestato di partecipazione e un omaggio che ha chiuso in bellezza tutto il progetto.

L’esperienza è stata per i ragazzi molto significativa: si sono impegnati moltissimo, mossi da una forte motivazione. Tutti hanno messo in campo diverse abilità e competenze. Hanno provato la soddisfazione di essere riusciti a realizzare, in autonomia, giocattoli che hanno incuriosito e appassionato anche gli amici più piccoli della scuola.

Noi insegnanti l’abbiamo proposto, ma dobbiamo ringraziare e complimentarci con i ragazzi che hanno dimostrato davvero tanta inventiva, tenacia e laboriosità. Hanno saputo collaborare superando intoppi e difficoltà e tutti hanno avuto un ruolo importante. Ringraziamo anche i genitori che sono stati molto collaborativi e hanno fornito la scuola di piccoli attrezzi molto utili (piccoli trapani, dei trafori, piccoli seghetti manuali, pinze spelafili ecc..). Ringraziamo anche le collaboratrici che sono state molto pazienti in quei tre mesi in cui l’aula (e non solo) è diventata un vero e proprio laboratorio-officina, perché hanno raschiato pazientemente residui di colla a caldo, raccolto segatura e sopportato un po’ di trambusto.

Ringraziamo in particolare i giurati che hanno dato valore al lavoro di questi ragazzi dando loro la soddisfazione di essere ascoltati con attenzione e serietà. I ragazzi, infatti, sono stati molto colpiti dell’attenzione che i giurati hanno dimostrato verso i loro progetti, i loro diari di bordo e le loro creazioni. Hanno sottolineato con forza questo aspetto dell’esperienza e per noi insegnanti questo è stato un punto di forza del progetto.

Qui di seguito i giocattoli realizzati: